Alla scoperta degli spazi verdi in centro storico e nelle isole 

Mai come in questo periodo ognuno di noi avverte la necessità di trovare momenti di benessere psicologico che aiuti ad affrontare la difficile situazione. A casa, nel rispetto del decreto del Governo per impedire il diffondersi del Coronavirus, soprattutto per chi non ha la fortuna di avere un giardino nel quale trascorrere qualche ora, cresce il desiderio di tuffarsi nel verde per sentirsi meglio. La tecnologia ci dà una mano.
Così, se non possiamo andare di persona a visitare parchi e giardini, sono loro a entrare nelle nostre abitazioni.

Giardino Morosini, Venezia – Ph. Francesca Saccani

L’Associazione Wigwam Club Giardini Storici Venezia ha aderito alle disposizioni del decreto con l’hashtag #ancheiGiardinirestanoacasa. Dal 14 marzo, la pagina Facebook https://www.facebook.com/giardinivenezia/ apre il cancello e fa entrare in un giardino virtuale. Uno spazio fatto di curiosità, informazioni, foto e video, musica. Un dialogo con tanti spunti di riflessione in libertà dove le parole scelte ogni giorno trasmettono un messaggio di positività.

Giardino Contarini,Venezia – Ph. Francesca Saccani

I giardini di Venezia sono anche on line

Lo sapete che a Venezia ci sono più di 500 giardini? Sì, avete letto bene: 500. Sicuramente la notizia farà sgranare gli occhi a molte persone. Paradisi verdi di varie dimensioni che non è facile trovare perché nascosti dietro nobili facciate di palazzi o nel fitto labirinto di calli e canali.

Ci sono i giardini di aristocratiche dimorechiostri di antichi conventi, silenziosi orti di clausura, antiche vigne. E ancora broli con alberi da frutto, intimi giardini di semplici abitazioni, spazi contemporanei di prestigiose istituzionigiardini e parchi pubblici. Un “filo verde” che percorre la città e le sue isole.

Albicocche nel giardino Morosini, Venezia – Ph. Francesca Saccani

“Sono luoghi magici, ricchi di storia – spiega Mariagrazia Dammicco, presidente di Wigwam Club Giardini Storici Venezia – che raccontano aspetti nascosti della Serenissima tra quotidianità e ritorno al passato. Ogni giardino ha la sua storia da svelare. Quando lo si visita si entra in un mondo che parla di piante e fiori, ma anche di chi l’ha creato. Si possono scoprire come certe piante non autoctone sono arrivate fino a qui e come un tempo si trascorrevano le giornate tra palazzi e/o conventi e le aree verdi di appartenenza”.

Giardino Savorgnan, Venezia – Ph. Francesca Saccani

Nel verde per stare bene

Volete scoprire spazi verdi che a Venezia non sapevate esistessero e conoscere la loro storia? “Wigwam Club Giardini Storici Venezia – continua Dammicco – è un’associazione senza scopo di lucro, fondata nel 2000 per diffondere la cultura del verde. In particolare la conoscenza dei giardini veneziani. Attualmente conta un migliaio di soci in tutto il mondo. Purtoppo in questo periodo possiamo solo cercare di far vivere on line attraverso foto, video e notizie, le emozioni che si provano entrando in un giardino.

Giardino Nani Bernardo, Venezia – Ph. Francesca Saccani

La nostra mission è quella di offrire dei veri e propri itinerari che permettano non solo di godere della bellezza di questi luoghi ma anche di sapere le specie di piante e fiori che dimorano in ogni giardino e come è stato realizzato. Ogni visita è poi occasione per trascorrere del tempo in un ambiente che fa stare bene e trasmette positività. Il giardino è un luogo protetto che dà il senso di pace e sicurezza. Ed è anche sinonimo di accoglienza quando si apre il cancello per far entrare chi desidera visitarlo”.

Giardino Contarini, Venezia – Ph. Francesca Saccani

“Venezia è un giardino”

“Molti giardini veneziani – conclude Dammicco – non sono in buone condizioni e necessitano di interventi di restauro vero e proprio. Per questo la nostra Associazione si dedica anche alla loro rimessa a nuovo oltre alla manutenzione ordinaria. Grazie alla donazione di un socio danese, purtroppo mancato, stiamo portando avanti il progetto “Venezia è un giardino”.

Giardino Rizzo Patarol, Venezia – Ph. Francesca Saccani

Abbiamo potuto ridare nuova vita al Giardino di Palazzo Grimani ai Servi, al giardino e Chiostro della Scuola Vecchia della Misericordia e quello dello spazio Thetis in Arsenale. Siamo intervenuti anche a Palazzo Rizzo Patarol con un progetto di nomenclatura delle piante per una divulgazione scientifica del patrimonio esistente. Appena sarà superata l’emergenza Coronavirus continueremo con i restauri di giardini, dedicandoci a quelli danneggiati dall’acqua eccezionale dello scorso novembre. Per restituirli ai veneziani più belli che mai e perché chiunque lo desideri possa venirli a visitare”.

 

fonte articolo: www.metropolitano.it