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Tesoro numero 5: “L’ ultimo gondolin da Fresco allo squero Casal”

 

Mercoledì, 1 Aprile 2020

Alberto Toso Fei:
“I tesori nascosti di Venezia da vedere almeno una volta nella vita”

Oggi vi sveliamo:

 Il Tesoro numero Cinque  

“L’ ultimo gondolin da Fresco allo squero Casal”

 

Gondole a Ca’ Sagredo – Traghetto  Santa Sofia
Foto : credito Randy J. Braun

 

Tra i vari luoghi nascosti di Venezia che presentino un passato straordinario e un presente che li rende ancora realtà vive nel tessuto della città, sicuramente va fatto rientrare lo storico squero Casal lungo il Rio dei Servi, nella zona di San Marcuola. Visitabile solo su prenotazione – e non costantemente, nel corso dell’anno – in questo luogo si formarono intere dinastie di costruttori di gondole (fu attivo fino al 1920) e dopo un periodo di abbandono è stato in parte recuperato dall’Associazione Arzanà, che assieme alla valorizzazione della struttura è impegnata da anni nel recupero, salvataggio e restauro delle imbarcazioni tradizionali della laguna veneziana.
Nel corso di tale attività di salvaguardia, lo squero è diventato un punto di riferimento anche per lasciti e materiali provenienti da altre realtà, e oggi contiene collezioni di strumenti di lavoro, attrezzature, remi, vele, forcole, timoni, modelli, un prezioso felze ottocentesco, varie imbarcazioni, ma soprattutto l’unico gondolin da fresco ancora esistente, che vide la luce proprio qui tra il 1870 e il 1880. Si tratta di un’esile imbarcazione che veniva usata nel corso dei freschi estivi, quando verso sera si usava uscire in laguna o in Canal Grande ad assaporare la brezza del tramonto al suono di uno strumento o seguendo i vocalizzi di qualche cantante.
Tra l’altro proprio lo squero Casal, rispetto alla storia della gondola, ha avuto un ruolo determinante: alla fine dell’Ottocento era uno dei più rinomati squèri da sotìl presenti a Venezia (da sotìl erano i cantieri specializzati nella produzione di piccole imbarcazioni lagunari e stavano all’interno della città, a differenza di quelli da grosso, a cui spettavano imbarcazioni di medio e grande tonnellaggio, relegati ai margini dell’abitato).
Fu tra queste mura che la famiglia Casal, originaria della Val di Zoldo – così come molte altri grandi famiglie di squeraroli veneziani furono originarie del Cadorino – diede vita a quelle modifiche strutturali al corpo della gondola, e a una ricercatezza tale nella lavorazione e nei decori, da dar vita a un motto che a Venezia echeggiò per decenni, fino alla seconda metà del Novecento: Barca de Casal e po no più, a significare che si era raggiunto un grado di perfezione non più superabile.
Per questo motivo molte gondole prodotte dai Casal furono costruite anche in funzione dell’esportazione, visto il gran numero di ordinativi che iniziò a fioccare dall’estero, da Versailles, Londra, Vienna, Bruxelles, New York, Chicago, St. Louis, Madrid, Melbourne. Fra tutte le gondole, ne va ricordata almeno una: quella realizzata nel 1882 in occasione della visita della regina Margherita a Venezia. Fu costruita in questo squero da Giuseppe e Antonio Casal, assieme a Valentino Besarel: ci misero tutta la loro esperienza, bravura e fantasia… e oggi il risultato di questa sedimentazione secolare di saperi si può ancora ammirare a Roma, al Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari (al quale il Comune di Venezia la donò nel 1956), dove è stata recentemente esposta in una nuova collocazione, dopo un restauro.

 

 

Reveal Venice suggerisce:

BARCAROLE E GONDOLE

Un pomeriggio tra gondole, musica e cicchetti nello Squero più antico di Venezia.
Dopo un caffè in una caratteristica torrefazione, passeggiata fino all’antico Squero Casal dei Servi.
Quando Rousseau soggiornò a Venezia, si “convertì” alla musicalità italiana grazie al canto dei gondolieri: “Ascoltando alcune barcarole, compresi che sino ad allora non avevo mai sentito cantare”.
Quei canti, che prevedevano un’esecuzione in eco, con botta e risposta tra gondolieri in canali lontani, furono un genere musicale molto fortunato nel Settecento.
E potranno essere riascoltati proprio lì dove sono nati. La narrazione e il canto si mescolano per dare vita ad un vivace affresco: brani soavi e allegri, ma anche romantici, nati proprio per allietare le gite in gondola.
Un tradizionale aperitivo con “cicchetti” sarà l’ultimo ingrediente di questo tour.

Per informazioni: Reveal Venice – info@revealvenice.com –  tel. +39.335.6131991