Sabato, 11 Aprile 2020

 

Alberto Toso Fei:
“I tesori nascosti di Venezia da vedere almeno una volta nella vita”

 

Oggi vi sveliamo:
 Il Tesoro numero Otto
 

“La reliquia della Croce a San Giovanni Evangelista”

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Ritratto  del Santo Gherardo Sagredo (Venezia ca 980 – Pest 1046) patrono di Ungheria
 

La grandezza della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, istituita nel 1261 e perciò la più antica della città, accrebbe il proprio prestigio a dismisura dopo il 1369, anno in cui Philippe de Mezières – gran cancelliere di Gerusalemme e Cipro – fece dono alla confraternita di una preziosa reliquia della Santa Croce. Da allora in poi si fece a gara per fabbricare un edificio adeguato, e per dotare la reliquia di un contenitore che fosse all’altezza di ciò che vi era contenuto: ancora oggi il prezioso reliquiario gotico di cristallo di rocca e argento dorato si trova nella Cappella della Croce, e può essere ammirato solo il 14 settembre, festa dell’esaltazione della Croce.
Sul prezioso oggetto esiste un’antica leggenda, peraltro immortalata da Gentile Bellini in un celebre dipinto nel quale effigiò se stesso e Caterina Cornaro, regina di Cipro: si era alla fine del Trecento, e la confraternita stava attraversando in processione il ponte di San Lorenzo, a Castello. Improvvisamente, il grande reliquiario sfuggì di mano al chierico che lo reggeva e cadde dal ponte, ma rimase miracolosamente sospeso a fior d’acqua. Subito furono in molti, tra i confratelli, a tuffarsi per recuperare il preziosissimo oggetto, che però si sottrasse fluttuando alle mani di tutti. Solo dall’anziano Guardian Grande della Scuola, Andrea Vendramin, il reliquiario accettò di essere toccato e riportato a riva.
Altro aneddoto sulla reliquia arriva invece dai primi anni del xix secolo, dal tempo dell’editto napoleonico sulla soppressione di chiese e congregazioni religiose: tutti gli arredi e i tesori trovati negli edifici da chiudere furono portati nelle sale della scuola, per l’inventario e il successivo trasferimento in Francia (o la fusione in lingotti per rimpinguare le casse dello stato). Un commissario francese incaricato del servizio, nel passare tra gli oggetti, spostò in malo modo con un piede il reliquiario, producendosi una piccola ferita; in pochi giorni questa si tramutò in cancrena, portando rapidamente il malcapitato alla morte. Si racconta che, in fin di vita, l’uomo volle che gli fosse portata al capezzale la sacra reliquia, alla quale chiese perdono.
Ciò che oggi sappiamo con certezza è che all’inizio dell’Ottocento tutti gli ambienti furono trasformati in magazzini. Gli austriaci, subentrati ai francesi, stabilirono addirittura di demolire l’edificio, facendo trasportare il prezioso pavimento settecentesco composto di marmi colorati, opera di Giorgio Massari, fino a Vienna.
Fu invece l’impresario edile friulano Gaspare Biondetti Crovato, coadiuvato da un gruppo di cittadini veneziani, a reperire i fondi necessari ad acquistare l’intero edificio dal demanio austriaco mettendolo così in salvo. Lo stesso reliquiario della Croce, che per decreto napoleonico avrebbe dovuto essere trasferito alla zecca per essere fuso, fu riscattato dall’ultimo Guardian Grande della Scuola, Giovanni Andrighetti. Gli eredi lo restituirono alla confraternita alcuni anni più tardi.

 

Reveal Venice suggerisce:

SAN GIOVANNI EXPERIENCE

Sala Capitolare della Scuola Grande San Giovanni Evangelista
Un tour entusiasmante e coinvolgente  in uno dei complessi monumentali più affascinanti di Venezia.
San Giovanni Experience è un evento nel quale arte, storia e musica si fondono e completano con un’originale percezione sensoriale.
Dopo la visita guidata della Scuola Grande, i partecipanti saranno allietati da colonne sonore e melodie classiche eseguite dal gruppo Movietrio, nell’acustica straordinaria del Salone Capitolare del Massari.
San Giovanni Experience si conclude con un fresco e profumato aperitivo.

Per informazioni: Reveal Venice – info@revealvenice.com