Mercoledì, 15 Aprile 2020
Alberto Toso Fei:
“I tesori nascosti di Venezia da vedere almeno una volta nella vita”
Oggi vi sveliamo:
Il Tesoro numero Nove
“Il Mondo novo di Giandomenico Tiepolo”
Giambattista Tiepolo “Omaggio a Venezia” ca 1745/1750 – Palazzo Sagredo
Tra le opere d’arte conservate in quello straordinario scrigno settecentesco che è rappresentato dall’intera Ca’ Rezzonico, affacciata sul Canal Grande (che ospita il Museo del Settecento veneziano, appunto, e nel quale assieme a quadri e statue si può respirare pienamente l’atmosfera di quell’epoca) non può mancare una sosta di fronte a una delle ultime opere di Giandomenico Tiepolo, la cui lettura metaforica e allegorica è ancora oggetto di dibattimento fra critici dell’arte ed esperti in materia.
Si tratta de Il Mondo Novo, un grande affresco largo cinque metri e alto due, strappato dalle pareti della villa di Zianigo di Mirano che appartenne ai Tiepolo, che raffigura una piccola folla assiepata davanti a un casottino in cui vengono proiettate delle immagini col sistema della “lanterna magica”, da guardare attraverso uno spioncino. A sovrastare tutti vi è la figura dell’imbonitore, in piedi su uno sgabello e con una lunga asta in mano. Tutte le persone ritratte sono viste di spalle, e se alcune guardano il casottino, altre potrebbero essere rivolte verso l’orizzonte, ben visibile in lontananza sebbene un po’ indistinto.
Solo di tre di esse distinguiamo i volti: due signori in tricorno e parrucca, uno con le braccia conserte, l’altro – dietro il primo – mentre porta all’occhio un monocolo. Potrebbero raffigurare proprio l’autore Giandomenico Tiepolo alle spalle del padre Giambattista (anch’esso celebre pittore, all’ombra – ingombrante – del quale operò a lungo il figlio). La terza figura è rappresentata come un ragazzo vestito di bianco, l’unico che stia veramente di fronte rispetto all’osservatore.
Che cosa è, però, il “mondo novo”? Si tratta semplicemente della serie di immagini proposte dal cinerama, destinate a una effimera evasione dalla realtà di un carnevale che sembra alla fine (nessuna delle persone ritratte è in maschera, fatto salvo un Pulcinella a sinistra della composizione), oppure è il presagio di un mondo – quello della Venezia di fine Settecento, di una intera civiltà millenaria – oramai al tramonto? Il dipinto è del 1791(sebbene esista una precedente versione del 1757): ancora sei anni e la Serenissima sarebbe divenuta solo un ricordo da consegnare ai libri di storia. Può davvero Giandomenico Tiepolo, con la sua sensibilità artistica, aver avvertito la fine incombente di un’epoca, che in quel momento guardava al futuro intrapreso da altri Paesi d’Europa attraverso la rivoluzione come a un orizzonte indistinto e pregno di timore e di incertezza?
Nella sua villa di terraferma, Tiepolo fu libero di esprimere – in opere destinate a nessun’altro sguardo che il suo – quell’ironia venata di malinconia che secondo alcuni commentatori a lui contemporanei lo contraddistingueva. Assieme al Mondo Novo, dalla dimora di Zianigo sono arrivati a Ca’ Rezzonico degli stralunati Pulcinelli, esposti in una saletta a parte. Come nel caso di quelle raffigurate nel grande affresco, si tratta all’apparenza più di persone in carne e ossa che di maschere da commedia. E nel loro cercare di divertirsi, e di far divertire, alla fine sembrano pervasi dall’ombra ineluttabile della malinconia.
Reveal Venice suggerisce:
CASE ARISTOCRATICHE DI IERI E DI OGGI
Il tour inizia con Palazzo Rezzonico, il Museo del Settecento Veneziano, per rivivere la splendida atmosfera di una nobile dimora del XVIII secolo.
Opera di Longhena e Massari, tra preziosi arredi e suppellettili dell’epoca, il museo ospita importantissimi dipinti e affreschi, dai Tiepolo a Rosalba Carriera, dai Longhi ai Guardi a Canaletto…
Da un museo allestito a dimora, ad un palazzo abitato dalla stessa famiglia che lo fece costruire, il passo è breve.
Nel palazzo adiacente a Ca’ Rezzonico sarete accolti dalla Contessa che aprirà per voi le magnifiche sale affacciate sul Canal Grande, arredate con mobili originali d’epoca, damaschi antichi , lampadari di Murano e rari oggetti d’antiquariato provenienti da tutto il mondo. Il magnifico giardino all’italiana vi sorprenderà con la sua generosa fioritura e piante centenarie!
Per informazioni: Reveal Venice – info@revealvenice.com tel. +39.335.6131991
Seguiteci nei prossimi giorni alla scoperta di nuovi tesori!
#iorestoacasa