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A Venezia il Carnevale si festeggia anche al museo

A Venezia anche il Carnevale ha una storia magnificascrive Mariacristina Gribaudi, presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia – con usanze che si sono stratificate anno dopo anno nelle feste popolari e hanno prodotto i dipinti e i racconti che oggi i Musei custodiscono, a partire da quel gioiello che è Ca’ Rezzonico, il nostro Museo del Settecento Veneziano.

Il Carnevale è festa di strada e può sembrare strano invitare a festeggiarlo nei musei, ma il Carnevale di Venezia è anche festa antica, le sue immagini sono famose nel mondo e ammirarle è sempre una gioia. Grandi artisti veneziani del passato ci hanno lasciato opere importantissime che oggi con orgoglio custodiamo perché tutti ne possano godere, e scoprire anche così perché a Venezia il Carnevale ha da sempre trovato l’ambiente culturale più idoneo alla sua travolgente manifestazione: non c’è luogo migliore, a Venezia, dove “ricordare il futuro”.

Francesco Guardi (1712-1793)
Il Ridotto di palazzo Dandolo a San Moisé
Venezia, Ca’ Rezzonico, Museo del Settecento veneziano

Da venerdì 18 febbraio fino a martedì 1 marzo, i Musei di Piazza San Marco (Palazzo Ducale e Museo Correr) e i Musei del Settecento Veneziano (Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento Veneziano, Museo di Palazzo Mocenigo – Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo, Casa di Carlo Goldoni) resteranno aperti fino alle ore 22.00.

Alle aperture straordinarie, domenica 27 febbraio alle ore 11 e 14.30 si aggiunge un evento gratuito dedicato a bimbi e famiglie a Ca’ Pesaro, nella Galleria Internazionale d’Arte Moderna: Una Casetta Pop-up. Con la guida di un importante artista del settore si gioca con le infinite possibilità creative della carta, in particolare con la creazione di pop-up.  (Dai 6 ai 14 anni, evento gratuito con prenotazione dal 21 al 25 febbraio.)

Il Settecento fu l’ultima grande stagione di fioritura di ogni arte a Venezia e forse la più iconica. Con un unico biglietto è possibile “percorrerla”, spaziando in tre musei. In primo luogo l’imperdibile Ca’ Rezzonico, uno dei più bei palazzi del Canal Grande, strepitoso scrigno di capolavori di quest’epoca, con importantissime opere pittoriche e preziosi mobili, suppellettili, ambienti. Nella dimora patrizia dei Mocenigo a San Stae si conservano invece raccolte tessili, costumi originali e un’interessante sezione dedicata all’arte della profumeria, mentre la graziosa casa natale di Carlo Goldoni, protagonista a livello internazionale della rivoluzione teatrale del Settecento, ospita un importante centro studi sul tema.

Pietro Longhi (1701-1785)
Colloquio tra baute
Venezia, Ca’ Rezzonico, Museo del Settecento veneziano

Il Museo del Settecento Veneziano di Ca’ Rezzonico custodisce opere note anche per la rappresentazione del Carnevale che restituiscono.  E’ soggetto di molti dipinti di Pietro Longhi qui custoditi, il più celebre è forse quello con il rinoceronte Clara, che ci ricorda come nel Settecento per il carnevale, che durava ben tre mesi, in Piazza San Marco venivano allestiti dei ‘casotti’ con curiosità e venditori di vario genere – burattinai, maghi, astrologi, ciarlatani – e anche animali esotici come leoni, elefanti e, in questo caso, il Rinoceronte. Sempre il Longhi rappresenta la bauta, la celebre maschera veneziana, uno dei travestimenti più comuni nel Carnevale antico, soprattutto a partire dal XVIII secolo, rimasto in voga fino a oggi. Una tra le più celebri maschere della commedia dell’arte, il Pulcinella, è il soggetto dei magnifici affreschi di Giandomenico Tiepolo, dipinti per la villa di famiglia a Zianigo vicino a Venezia e oggi custoditi a Ca’ Rezzonico.

Il costo del biglietto cumulativo è di 16 euro, ridotto 13 euro (Biglietto famiglia, ragazzi da 6 a 14 anni, studenti dai 15 ai 25 anni, titolari di Carta Rolling Venice) e si acquista nel sito della Fondazione MUVE – www.visitmuve.it